Siamo lontani dalla comprensione dell’umano. Nel senso del “tenere insieme”. Ogni urlo di disperazione e di dolore, ogni silenzio per assenza di dialogo genera una guerra. Fatta con le armi, con la finanza, con l’affamamento, con il rifiuto, con le barche affondate, con le medicine non date. Con l’infezione di tutto ciò che noi riconosciamo come l’essere umanità. Siamo vicini, sempre più vicini. Eppure tragicamente distanti dall’essere uomini e donne che comprendono.

  1. Già, ogni disperazione, ogni singolo silenzio non ascoltato, ogni richiesta, ogni cancellazione di rispetto fino al massimo del minimo nonrispetto umano, genera guerra, anch’io la penso così!

  2. Splendida song, io adoro “Every Time We said goodbye”

  3. Cercavo di commentare il post del 6 agosto nel vano tentativo di dare una definizione dell’amore (ammesso che sia possibile farlo). Poi ho letto questo post e mi sono detta che l’amore è proprio tutta questa roba qui, “comprensione” dell’umano a 360 gradi.
    Ciao Kiver.

  4. Pensiero impossibile da non condividere. Eppure basta guardarsi intorno – spesso anche dentro – per capire che non è così per tutti.

  5. Non siamo più nemmeno capaci di “ascoltare” chi ci cammina a fianco, figuriamoci l’ Umanità. Ci siamo persi. e DI BRUTTO anche. Bella musica, come al solito 🙂

  6. hai ragione. E quando lo sento mi viene solo da stare in silenzio.

  7. Bello il pezzo scritto e quello sentito. Isabella

  8. Accolgo e condivido l ‘ urlo di dolore generato dallo sgomento di un mondo disumanizzato che solo la musica può umanamente lenire.
    sheranomorewords

  9. Concordo pienamente.

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